Quando e a Che Età Usare il Passeggino

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Tutti i genitori, nel momento in cui nasce il loro bambino, non vedono l’ora di portarlo in giro e mostrarlo al mondo. Ma quando e a che età usare il passeggino? Si tratta di un mezzo di trasporto utile per soddisfare la necessità di riposo del piccolo ma non solo. È una soluzione molto comoda anche per i genitori, che così possono fare la spesa al supermercato o una lunga passeggiata, senza dover tenere il bambino in braccio.

Esiste però una fascia d’età ben specifica in cui ricorrere al passeggino e situazioni circoscritte in cui utilizzarlo. Vediamo tutte le informazioni nel dettaglio.

Quando usare il passeggino

Come già osservato, il passeggino è un mezzo di trasporto. Ha una funzione ben determinata, che è quella di portare il bambino fuori casa. Questo per vari motivi, tra cui i principali sono:

  • svolgere commissioni, come la spesa quotidiana o acquisti nei negozi
  • far scoprire al bambino il mondo che lo circonda, grazie a passeggiate in città o al parco
  • spostarsi da un luogo all’altro (andando dai nonni ad esempio), con la possibilità di trasportare anche a piedi la borsa con tutto l’occorrente del bambino, una copertina e alcuni suoi giocattoli
  • permettere ai genitori di fare attività fisica, dal momento che esistono in commercio speciali passeggini sportivi, concepiti proprio per rispondere a questo tipo di esigenza (che ben si concilia con il gioco all’aria aperta dei bambini)

Alla luce di queste considerazioni, va da sé che è preferibile non utilizzare il passeggino in casa, ad esempio per far dormire il bambino.

Può capitare che il piccolo schiacci un pisolino quando si è fuori ma tra le mura domestiche è bene riporlo. In questo modo si evita anche che il bambino possa utilizzarlo come “giocattolo”, esponendosi al rischio di cadute.

A che età usare il passeggino

Nel corso dei primi mesi di vita, il bambino sta nella carrozzina, con il volto rivolto a quello rassicurante della mamma o di chi si prende cura di lui.

In seguito, è il piccolo stesso che manifesta la necessità di nuovi stimoli e di volersi “aprire” al mondo. È il momento ideale per iniziare a utilizzare il passeggino, intorno ai 5-6 mesi di età. È proprio in questa fase della vita infatti che il bambino inizia a voler stare seduto e a svezzarsi.

A questo proposito però è importante sottolineare che lo schienale del passeggino va sempre mantenuto leggermente reclinato. Infatti la schiena del piccolo non è ancora in grado di sostenere a lungo il peso sulla colonna vertebrale e il bambino potrebbe ritrovarsi piegato a faccia in giù!

Per quanto riguarda le prime volte inoltre, è preferibile programmare brevi passeggiate, in modo da non costringere il bambino alla stessa (nuova) posizione per troppo tempo.

Fino a quando usare il passeggino?

Pediatri e psicologi concordano nell’affermare che il bambino dovrebbe iniziare a staccarsi gradualmente dal passeggino intorno ai due anni di età, per poi abbandonarlo in maniera definitiva verso i 3-4 anni.

Si tratta in linea di massima di indicazioni valide per la maggior parte dei bambini, seppure non mancano le eccezioni che confermano la regola. Infatti ci sono bimbi che, appena iniziano a camminare, non vogliono più saperne di andare nel passeggino e manifestano una vera e propria insofferenza (con tanto di capricci) al tentativo della mamma di sistemarli al suo interno.

In altri casi invece, si vedono bambini che, ben oltre i quattro anni (anche 5-6, quindi a un passo dall’età scolare) ancora non vogliono saperne di camminare a piedi ed escono solo se trasportati col passeggino.

Ovviamente si tratta di eccessi ma da cui prendiamo spunto per qualche ulteriore considerazione.

La prima riguarda la necessità di portare sempre con sé il passeggino fino ai due anni circa del proprio figlio. Questo per il semplice motivo che, anche se rifiuta di utilizzarlo, il bambino è in un’età in cui si stanca facilmente. Senza il passeggino, l’unica alternativa che resta è di tenerlo in braccio mentre si rientra a piedi a casa o si fa la coda alla cassa del supermercato.

La seconda considerazione riguarda invece l’importanza di restare risoluti nel togliere il passeggino al bambino, quando raggiunge al massimo i tre anni di età. Può capitare, ad esempio se nel frattempo è nato un fratellino, che il bambino voglia salire sull’apposita pedana e farsi trasportare un po’ in giro dalla mamma. Ma in linea di massima, è bene non superare questo limite di età, come dimostrano alcuni studi di settore.

Sembra che l’uso prolungato del passeggino comprometta lo sviluppo psicomotorio del bambino e favorisca la sedentarietà. Il fatto di non camminare, correre e muoversi quando esce di casa può compromettere l’aumento (che invece è fisiologico in fase di crescita) sia della forza muscolare che della resistenza fisica, soprattutto a livello respiratorio.

Addirittura prolungare l’utilizzo del passeggino dopo i quattro anni di età, predispone alla pigrizia e quindi all’obesità infantile.

C’è infine un’altra riflessione da condividere al riguardo. Staccarsi dal passeggino ha anche delle implicazioni a livello psicologico: infatti questo mezzo di trasporto resta comunque un tramite tra il bambino e i suoi genitori. Arrivati a questa età invece i bambini devono sviluppare la loro autonomia, così come i genitori ricominciare a riappropriarsi man mano dei propri spazi.

Come convincere il bambino ad abbandonare il passeggino?

Ma in caso di reticenza o capricci, come convincere il pargolo a staccarsi dal passeggino? Un’ottima idea è quella di ricorrere a qualche “espediente” divertente e simpatico, per attirare la sua attenzione e curiosità.

Ad esempio gli si può regalare un triciclo o un monopattino fino ad arrivare alla bicicletta, da scegliere man mano in proporzione alla sua età.

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