Cosa fare se il bambino si scopre di notte

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In realtà non è un’ipotesi, è una certezza matematica: il bambino si scopre di notte!

La conseguenza più comune è il rischio che si raffreddi (cruccio di tutte le mamme) ma non solo. Nei primi mesi di vita, quando il bambino si muove e si scopre, può rimanere avvolto nelle lenzuola o nelle copertine e questo rappresenta evidentemente un pericolo.

Ecco dunque qualche accorgimento utile per evitare che il bambino prenda freddo mentre si scopre e rimanga al sicuro durante il sonno.

Come capire se un neonato ha freddo

Iniziamo col sottolineare il fatto che un bambino, fino a circa 3 anni, non ha la stessa termoregolazione corporea di un adulto. Questo si traduce principalmente in due aspetti, da tenere sempre ben a mente:

  • Il bambino ha “naturalmente” più caldo di un adulto (ergo, non dobbiamo basarci sulla nostra sensazione di “freddo” e imbottirlo di lana e tessuti pesanti)
  • È molto più sensibile agli sbalzi di temperatura, ad esempio nel passare da un contesto caldo a un ambiente con aria condizionata (quindi, ciò che per un adulto è un piacevole refrigerio, per il bimbo è un raffreddore garantito)
  • In particolare per quanto riguarda i neonati, bisogna sapere che non hanno una termoregolazione consapevole. Quindi rischiano il caldo eccessivo con una semplice copertina ma scoperti possono abbassare velocemente la temperatura corporea nel sonno.

Evidenziato questo, come comportarsi durante la notte? Ecco alcuni consigli.

Temperatura adeguata

Ne abbiamo già parlato qui su Primus, nel nostro articolo che spiega a quale temperatura e livello di umidità dovremmo tenere casa per la salute del nostro piccolo.

In breve, bisognerebbe mantenere una temperatura della stanza da letto intorno ai 20°. Si tratta di una media, dal momento che con i bambini più grandicelli vanno bene anche 18°C e invece per i neonati la temperatura sia di giorno che di notte dovrebbe essere di 22°C.

Capire se il bambino ha freddo

Nel momento in cui troviamo l’amato pargolo scoperto durante la notte, l’istinto materno ci porta automaticamente a coprirlo, senza neppure verificare se il bambino è tranquillo nel suo riposo, accaldato o infreddolito. Anche in questo caso, una corretta informazione ci viene in soccorso!

Infatti è bene sapere che toccare mani e piedi non è affidabile, per capire se il bambino ha freddo. Soprattutto nei neonati, è una condizione comune (proprio perché il loro meccanismo di termoregolazione non è ancora maturo). E invece sentendo le mani fredde si tende a coprirlo oltre misura! Invece, durante l’inverno, il modo migliore per stabilire se il piccolo ha freddo è toccargli la nuca. In estate, va bene verificare anche spalle e braccia, per capire se è il caso di mettere una maglia in più.

Ascoltare il bambino

Nel momento in cui i bambini raggiungono i 3 anni è più facile interagire con loro dialogando e capire quindi se hanno caldo o freddo. Ma fino a quell’età, è importante interpretare i segnali corporei.

Si parte dal presupposto che, se un bambino si scopre, è semplicemente perché ha caldo. Quindi invece di coprirlo d’istinto e farlo sudare, valutiamo se è il caso di farlo. Da sapere che la famigerata tosse abbaiante (quella laringea) che affligge la maggior parte dei bambini, arriva dopo una sudata a cui segue uno sbalzo termico. Il bambino, nella fase iniziale del suo sonno, suda molto. Se poi si scopre e si raffredda, ecco che compaiono tosse e starnuti.

Il bambino si scopre di notte: soluzioni

Ecco qui di seguito qualche dritta utile per conciliare il sonno del bimbo e rendere le nottate più tranquille (per i piccoli ma di conseguenza anche per i genitori, mamme in primis).

Utilizzare un sacco nanna

È uno degli scacciapensieri migliori durante i primi mesi di vita di un neonato. Si tratta di una sorta di sacco a pelo, con bretelle da agganciare sulle spalle, che lascia libere le braccine e la testa.

I vantaggi sono indiscutibili e impagabili. Il bambino non può scoprirsi: l’importante però è fargli indossare solo una tutina di ciniglia o di cotone felpato in inverno. Non bisogna aggiungere altro, il sacco nanna è già imbottito. E poi è sicuro, perché il neonato non rischia di coprirsi la testa col lenzuolo o il piumone.

Evitare le lenzuola

I bambini non amano le lenzuola in inverno (anche tanti adulti, a dir la verità). Se in estate è bello dormire scoperti o solo con un lenzuolino di cotone, in inverno la soluzione ideale è utilizzare solo il piumone. Oggi esistono in commercio tanti copripiumini in cotone che si lavano facilmente e sostituiscono il lenzuolo. Uno stratagemma molto utile anche per i bambini più grandi: con un solo gesto si tira su nella notte per coprirsi. E il letto si rifà in un baleno, al mattino!

Provare i ferma coperte

Si tratta di “pinze” che si agganciano lateralmente alla coperta e si fanno passare sotto il materasso per bloccarla. In questo modo l’intera culla o lettino diventa “un sacco”. Da provare magari dopo l’anno d’età: sono accessori molto economici, vale la pena fare un tentativo per capire se risolve le esigenze personali.

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